Il percorso di counseling genitoriale è un intervento mirato, che prevede solitamente 10-12 colloqui.
Essere genitori è una delle sfide più difficili che una persona può trovarsi ad affrontare nella vita. A volte gli ostacoli che si incontrano possono generare confusione o far perdere fiducia nelle proprie capacità. In questi momenti, un percorso di counseling genitoriale può aiutare i genitori a ritrovare la propria fondamentale funzione di aiuto ai figli.
Counseling genitoriale: quando può essere utile?
Lo scopo del percorso di counseling genitoriale è di approfondire, chiarire o migliorare il proprio stile educativo, la comunicazione all’interno della coppia genitoriale e il dialogo con i propri figli. Questo percorso può essere particolarmente utile quando i genitori:
- non riescono a capire il significato di alcuni comportamenti del proprio figlio
- non sanno come sostenere il proprio figlio in un momento di difficoltà
- non riescono a trovare un accordo con il partner rispetto alle modalità educative da tenere
- non sanno come dare al figlio delle comunicazioni importanti (la nascita di un fratellino, una separazione, la malattia di un familiare, etc.)
Counseling genitoriale: i temi trattati
Alcuni dei temi più comunemente affrontati nel percorso di counseling genitoriale sono:
- Sonno: che cosa fare quando i bambini non vogliono addormentarsi, dormono solo nel lettone, fanno la pipì nel letto, etc.
- Regole: perché a volte i bambini dicono solo “NO!”, fanno continuamente i capricci, non accettano i limiti, etc.
- Scuola: che cosa fare quando i bambini non vogliono andare a scuola, non vogliono fare i compiti, etc.
- Adolescenza: come gestire le nuove richieste di autonomia, come rispondere alle contestazioni, etc.
- Separazione dei genitori: come spiegare ai figli quello che sta succedendo, come gestire le loro reazioni al cambiamento, etc.
- Adozione: come rispondere alle domande del bambino, come imparare a conoscerlo e a capire il significato dei suoi comportamenti, etc.