Il percorso di potenziamento cognitivo è rivolto a tutti i bambini e i ragazzi che incontrano delle difficoltà nel loro percorso scolastico, con l’obiettivo di aiutarli ad apprendere in modo più efficace e funzionale.
Alcuni ragazzi possiedono un alto potenziale intellettivo ma faticano a ottenere buoni risultati a scuola perché ostacolati da svariati fattori (facile distraibilità, difficoltà di pianificazione, impulsività, etc.). Altri ragazzi hanno bisogno di aiuti mirati per sviluppare funzioni mentali carenti o scarsamente automatizzate, a causa di disturbi dell’apprendimento. In entrambi i casi, un percorso di potenziamento cognitivo può aiutare il bambino o il ragazzo a sviluppare nuove abilità, ma anche a utilizzare meglio quelle che già possiede.
Lavorando sul potenziamento delle abilità cognitive, inoltre, si rinforza anche la sfera emotiva e l’autostima del bambino/ragazzo, che spesso intervengono profondamente nei processi di apprendimento.
Potenziamento cognitivo: in che cosa consiste?
Il lavoro di potenziamento cognitivo proposto si basa sulla Teoria della Modificabilità Cognitiva Strutturale dello psicologo israeliano Reuven Feuerstein, secondo cui i processi intellettivi sono modificabili e potenziabili attraverso un intervento di mediazione efficace.
Utilizzando le tecniche della mediazione cognitiva, il percorso si propone di sviluppare nel bambino e nel ragazzo una maggiore consapevolezza metacognitiva, affinché acquisisca una crescente autonomia e flessibilità nell’uso del pensiero.
Il percorso di potenziamento cognitivo prevede attività focalizzate sia sui processi generali del pensiero, sia sulle tre principali aree di apprendimento (lettura, scrittura e abilità logico-matematiche). Il lavoro è mirato alle tre fasi che ogni compito cognitivo implica:
- fase di ingresso delle informazioni (attenzione visiva e uditiva, percezione sensoriale, etc.)
- fase di elaborazione delle elaborazioni (pensiero logico, pensiero critico, memoria, etc.)
- fase di uscita delle informazioni (formulazione del pensiero, ampliamento del vocabolario, etc.)
Potenziamento cognitivo: come è strutturato il percorso?
Il percorso di potenziamento cognitivo prevede una prima fase di valutazione dei prerequisiti e delle potenzialità di apprendimento, utile alla progettazione di un intervento personalizzato.
Si discutono poi le osservazioni effettuate con i genitori, si concordano gli obiettivi di lavoro e si procede all’avvio del percorso di potenziamento cognitivo, che prevede cicli di 20 incontri.
Il percorso comprende momenti periodici di confronto e aggiornamento con la scuola e i genitori, al fine di condividere gli obiettivi e le strategie e attivare un lavoro di rete.
Al termine del ciclo di 20 incontri è prevista una verifica degli obiettivi raggiunti e l’eventuale impostazione di un nuovo ciclo di potenziamento cognitivo.