Sostegno psicologico per il bambino

Sostegno psicologico per il bambino

L’attività di sostegno psicologico per il bambino è rivolta ai bambini che sperimentano una sofferenza psicologica o un disagio legato alla crescita e alle loro famiglie.

In età evolutiva, sono molte le sfide che un bambino deve affrontare per diventare grande. Le prime esperienze di separazione dai genitori, l’ingresso a scuola, l’integrazione con i coetanei, l’acquisizione delle regole, la nascita di un fratellino, etc.

Crescere significa affrontare rapidi e importanti cambiamenti nel proprio funzionamento interno e rispondere a molteplici richieste provenienti dall’ambiente esterno.

In alcuni momenti della sua crescita, il bambino può trovarsi in difficoltà nel gestire questi compiti evolutivi. Inoltre, a volte lo sviluppo avviene in modo disarmonico e il bambino può risultare più competente in alcune aree e più immaturo in altre.

La conseguenza è la percezione di un disagio che il bambino non è in grado di esprimere verbalmente e che sfocia in manifestazioni sintomatiche di vario tipo. Spesso si osservano disturbi del sonno, difficoltà alimentari, ansia da separazione, paure, ritiro, oppositività, enuresi, balbuzie, etc. (leggi di più…).

Comprendere il significato di questi comportamenti sintomatici è fondamentale per la loro risoluzione. Per questo può essere utile rivolgersi a uno psicoterapeuta infantile e attivare un percorso di sostegno psicologico per il bambino.

Sostegno psicologico per il bambino: come è strutturato il percorso?

Il percorso di sostegno psicologico per il bambino è finalizzato ad offrire uno spazio di ascolto, contenimento e rielaborazione del disagio presentato. È fondamentale lavorare sulle risorse e i punti di forza del bambino per aiutarlo a ritrovare un equilibrio nel proprio funzionamento.

Gli strumenti del sostegno psicologico per il bambino prevedono principalmente il colloquio, il gioco e l’utilizzo di tecniche espressive quali il disegno.

Il percorso di sostegno prevede un numero definito di incontri con cadenza settimanale/quindicinale, eventualmente rinnovabili in accordo con i genitori. Durante il percorso con il bambino sono previsti colloqui periodici di monitoraggio e confronto con i genitori sull’andamento del lavoro terapeutico e sul funzionamento del bambino nei suoi contesti di vita. Per lo psicoterapeuta infantile, il lavoro congiunto con i genitori è fondamentale per aiutarli a leggere i comportamenti del bambino e a trovare strategie e modalità relazionali più efficaci.

Al termine del ciclo di incontri, si valuteranno gli obiettivi raggiunti e si concorderà insieme ai genitori l’opportunità di proseguire con un nuovo ciclo o di concludere il percorso.

Avere una prospettiva temporale definita e condivisa aiuta i genitori ad affidarsi con sufficiente tranquillità al lavoro terapeutico e ad avere maggiore chiarezza sugli obiettivi del percorso.